domenica 25 aprile 2010

25 aprile: Festa della liberazione

Per ricordare questo avvenimento importante per la nostra storia, riporto qui sotto la lettera che Paolo Braccini, condannato a morte, scrisse alla propria figlia qualche giorno prima di essere fucilato:


Gianna, mia figlia adorata, è la prima ed ultima lettera che ti scrivo e scrivo a te per prima, in queste ultime ore, perché so che seguito a vivere in te. Sarò fucilato all’alba, per un ideale, per una fede che tu, figlia mia, un giorno capirai appieno.
Non piangere mai per la mia mancanza, come non ho mai pianto io: il tuo babbo non morrà mai. Egli ti guaderà, ti proteggerà egualmente: ti vorrà sempre tutto l’infinito bene che ti vuole ora e che ti ha sempre voluto fin da quando ti sentì vivere nelle viscere di tua madre. So di non morire, anche perché la tua mamma sarà per anche il tuo babbo, quel tuo babbo al quale vuoi tanto ben, quel tuo babbo che vuoi tutto tuo, solo per te e del quale sei tanto gelosa. Riversa su tua madre tutto il bene che vuoi a lui; ella ti vorrà anche tutto il mio bene , ti curerà anche per me, ti coprirà dei miei baci e delle mie tenerezze.
Sapessi quante cose vorrei dirti, ma mentre scrivo il mio pensiero corre, galoppa nel tempo futuro che per te sarà, deve essere felice. Ma non importa che io ti dica tutto ora, te lo dirò sempre, di volta in volta, colla bocca di tua madre nel cui cuore entrerà la mia anima intera,
quando lascerà il mio cuore. Tua madre resti per te sempre al di sopra di tutto. Vai sempre a fronte alta per la morte di tuo padre.

Ti benedico

Tuo babbo.

1 commento:

  1. Che tristezza!Ma perché i nazisti hanno voluto provocare tutto questo??Il mondo è bello perché è vario!!
    Ogni volta che penso a tutto quello che è successo mi viene da piangere e non ho vergogna a dirlo!
    Meno male che tutto è finito, ma non riesco a non pensare a tutte quelle persone che sono morte!

    RispondiElimina