sabato 5 novembre 2011

Libera e Due puntiacapo




Oggi siamo andati con i nostri compagni della 3^E a Paderno Dugnano a visitare un appartamento. Qualcuno si chiederà "un appartamento?".

Esatto, abbiamo partecipato all'iniziativa dell'Associazione Libera, la quale prevedeva la visita ad alcuni luoghi del milanese sottratti alla mafia. In particolar modo, le nostre due classi hanno visitato quello che un tempo è stata l'abitazione del “re di Quarto Oggiaro”, cioè del boss mafioso Biagio Crisafulli.

Alcuni rappresentanti di Libera e l'assessore alle politiche sociali di Paderno, ci hanno raccontato la storia di questo boss.Crisafulli nacque a Cosimo, in Sicilia, nel 1955; già da quando aveva solo sei anni fece la sua prima rapina e per questo venne chiamato "Dentino”.Sin da giovane si affidò a Cosa Nostra diventando nel tempo un boss pericoloso e potente: impegnava in ogni angolo della città uomini armati di fucili a pompa e di lancia granate, sfruttava dei ragazzini minorenni, controllava il territorio senza farsi nessuno scrupolo.Nel 1994, magistrati e poliziotti cercarono di catturarlo durante l’operazione chiamata "Terra bruciata”, ma fu un insuccesso perché Biagio riuscì a fuggire all’estero. Venne arrestato in seguito a Nizza e successivamente a Parigi. Venne condannato a 118 anni di carcere quando aveva solo 43 anni. Per un certo periodo Crisafulli non si diede per vinto, riuscendo a comunicare con i suoi uomini, tramite messaggi e utilizzando Skype, anche dal carcere. Nel tempo qualcosa in lui pare sia cambiato: ha scritto due libri per bambini "Il lupo” e “I ragazzi del ghetto”. Crisafulli oggi si è pentito dichiarando che ciò che ha compiuto in passato non è stato onorevole.

Nel 2006 la DIA (Direzione Investigativa Antimafia) ha sequestrato al boss un patrimonio di 4,5 milioni di euro tra cui l'appartamento di Paderno Dugnano che abbiamo visitato. Incredibile la posizione in cui si trova, vicino ad una statale e alla stazione ferroviaria: praticamente si può controllare da lì tutta Paderno!

I beni confiscati alla mafia di solito sono assegnati a cooperative o associazioni per il riutilizzo sociale. Questo appartamento ora è sede dell'Associazione Due Punti a capo: qui i ragazzi disabili svolgono diverse attività creative, cucinano, dipingono, ecc.

L’assessore ci ha spiegato che quando si parla di mafia si pensa subito al sud, ma il 31 ottobre 2009 purtroppo anche il nord ha dovuto fare i conti con Cosa Nostra: proprio nel centro anziani di Paderno Dugnano, trenta uomini chiesero la sala per una festa, in realtà la chiesero per indire una riunione in cui eleggere un nuovo boss. Fortunatamente vennero tutti arrestati.

L’assessore ci ha fatto riflettere su come la mafia stia penetrando sempre più profondamente nel nord Italia, quindi è molto più vicina a noi di quanto possiamo immaginare.

Questa visita è stata un'esperienza molto interessante: abbiamo capito che la mafia non si vede, ma esiste. Nessuno meglio di chi la combatte può spiegare che solo le nuove generazioni possono combatterla, non facendo gesti eroici, ma semplicemente vivendo da cittadini onesti che seguono le regole della convivenza civile. Ci ha fatto parecchia impressione vedere l'appartamento dove viveva Biagio Crisafulli proprio per l'apparente normalità della situazione: un appartamento normale in una normalissima palazzina dove vive gente normale come noi. Forse la differenza sta nel fatto che noi, nel nostro piccolo, d'ora in poi cercheremo di fare qualcosa di utile per il bene della nostra società civile.




juliette, lilli, bebyj

2 commenti:

  1. bellissima la gita ! però peccato che non abbiamo finito di vedere il film !!!

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  2. è stata una bellissima giornata,soprattutto quando i ragazzi disabili ci hanno offerto i pasticcini....bellissimo

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