Uno di noi

Il 23 ottobre 2011 è successo un fatto che ha impressionato e commosso tutti coloro che seguono la moto GP, ma soprattutto tutti noi italiani.
Questa data rimarrà impressa nelle mente della gente perché in questa maledetta domenica un giovane campione ci ha lasciati, all’età di solo 24 anni.
Marco Simoncelli, un pilota romagnolo appena arrivato al traguardo della moto GP (precisamente questo era solo il secondo anno in cui correva con i “grandi”) era un promettente campione che sembrava potesse diventare un novello Valentino Rossi, suo grande amico considerato un fratello maggiore.
E' stata una tragedia per tutti, per i genitori, per gli amici, per i colleghi piloti: ho seguito molte interviste in quesi giorni ma mi è rimasto dentro soprattutto Rossi perché dietro al dolore che provava per aver visto il suo amico cadergli davanti e venire travolto dalla sua moto, c'era una profonda consapevolezza dei rischi del motociclismo e dell’elevata possibilità di incidenti, talvolta anche fatali, che accadono ogni volta che si svolge una gara su un qualsiasi circuito.
Sono rimasto molto colpito da questo avvenimento, ma posso affermare che il Sic, come lo chiamavano tutti, è morto da vincente perché non ha mollato la moto fino a quando l’impatto non lo ha scagliato via.
Ci ricorderemo sempre anche della sua positività prima di ogni gara, la quale infondeva sicurezza a lui ma anche a coloro che lo seguivano.

federseven